Saeed è un giovane cinefilo che insegna cinema ai giovani di Ghouta, in Siria, ma la realtà che si trovano ad affrontare è troppo dura. Il suo amico Milad vive dall’altra parte della barricata, a Damasco, sotto il controllo del regime, dove sta terminando gli studi d’arte. Un giorno, Milad decide di lasciare la capitale e raggiungere Said nella Douma assediata. Qui i due mettono in piedi una stazione radio e uno studio di registrazione. Tengono in mano la videocamera per filmare tutto ciò che li circonda, fino a quando sarà la videocamera a filmare loro.
Segni particolari
Non ci sono solo morti e macerie in questo film. C’è una forte denuncia dell’orrore che va oltre l’orrore attraverso l’espressione artistica. Che sia un murales o una scultura poco importa. È un modo per confrontarsi con la morte al lavoro secondo Cocteau.